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Intervista di Prontopro

15/11/2020

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Il noto servizio mi ha fatto un intervista, che può essere letta qui: ​https://www.prontopro.it/to/torino/massaggi#pro-interview
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La crescita interiore grazie ad un rito sciamanico

8/7/2020

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La crescita interiore grazie ad un rito sciamanico

Oggi vorrei condividere con voi il ritiro di crescita spirituale, da me fatto dal 2 al 5 luglio presso l’associazione INNER MASTERY INTERNATIONAL.
 
Sono stato ospite in una struttura vicino Milano, dove mi è stato offerto vitto ed alloggio in una bellissima casa, ma soprattutto la possibilità di conoscermi meglio e migliorare me stesso.
 
L’associazione che è internazionale, è “dedita all'espansione della coscienza, a far emergere il potere personale di ognuno di noi, che lavora nell'unione e nella consapevolezza che niente è da escludere, e nella ricerca e riscoperta di benefici personali, emozionali, fisici, e spirituali”.
 
Ma di cosa si tratta nel concreto?
 
All'arrivo mi è stato fatto un colloquio, per capire se ero adatto al ritiro, se avevo dipendenze (droga o alcol) e se avevo problemi di salute.
 
Passato questo step, mi è stato assegnato il posto letto e ci siamo ritrovati tutti insieme nel salone per la descrizione del corso e per iniziare uno dei tanti momenti di studio e confronto avuti durante il ritiro.
 
L’associazione usa un metodo trasformativo-spirituale-filosofico cosciente che prevede anche l’uso di diverse risorse sciamaniche, come l’Ayahuasca, il Kambo, il Bufo, ecc., al fine di innescare un processo interno, che porti i partecipanti a un inevitabile sviluppo e realizzazione di sé stessi.
 
In tarda serata ho poi avuto l’occasione di fare il primo rito sciamanico, attraverso l’uso di alcune sostanze (legali) utilizzate da millenni in varie parti del mondo, per espandere la propria mente. La prima sostanza da me sperimentata è stata la famosissima “Ayahuasca”, utilizzata da divi di Hollywood, cantanti ed artisti, per espandere la propria percezione.
 
Al contrario di quello che si possa pensare non è una sostanza allucinogena, ma invece una sostanza che ti fa “guardare all'interno” ti rende più introspettivo e rende palesi a se stessi quello che realmente vogliamo fare, quello che ci turba, quello che non ci piace, quello che vorremmo fare, cioè la sostanza ed il rito ci aiutano ad un momento di crescita interiore, per migliorare la nostra vita. In varie parte del mondo viene utilizzata anche in campo medico per eliminare le dipendenze da droga ed alcol.
 
Ogni mattina c'era poi la discussione ed interpretazione delle sensazioni provate. Dopo il pranzo pomeriggio libero e la sera altro studio ed altro rito con le sue specifiche sostanze.
 
Il weekend è passato velocemente tra vari momenti di studio, di confronto ed analisi delle sensazioni avute ed a quello che si imparava su se stessi. Ho anche avuto la possibilità di confrontarmi con gli altri partecipanti che arrivavano da tutta italia, sui i loro sogni sui loro problemi, per un momento di crescita condivisa attraverso il confronto.
 
Il giudizio finale è positivo, mi è piaciuta la professionalità dimostrata durante l’uso dell varie sostanze, la presenza di più persone di supporto (non si sa mai), l’atmosfera del ritiro e la possibilità che ho avuto di crescere e conoscere meglio me stesso.
 
Ho proposto all'associazione delle conferenze gratuite da svolgersi presso la scuola, vedremo in futuro se questa mia proposta sarà accettata, nel frattempo per chi volesse qualche altra testimonianza non esiti (come sempre) a contattarmi.

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L'importanza di assicurarsi...

30/6/2020

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L'importanza di assicurarsi...

Ciao a tutti mi chiamo Cristiana e sono una massaggiatrice olistica che si è formata nella Scuola Olistica Forma Corpo Mente di Torino.

Antonio durante le sue lezioni ci parla spesso e ci consiglia l’iscrizione all’associazione nazionale operatori olistici DBN per avere copertura assicurativa ed assistenza legale al costo di soli 70€. Ma visto i pochi clienti ed il periodo di crisi ho sempre deciso che non fosse una spesa indispensabile, ed ho quindi rimandato ad un periodo futuro più propizio.

Invece, proprio come diceva il maestro… non sai mai cosa può succedere nella vita…. verso febbraio di quest’anno decidevo di entrare in una struttura in co-working, cera un fisioterapista, una naturopata e poi cero io, l’idea era di fare sinergia per ottenere nuovi clienti. Lasciavo la caparra di 256€ e mi preparavo all'inaugurazione… ma non avevo fatto il conto del covid che bloccava tutto.

Veniamo ai giorni nostri, finito il lock down venivo contattata dalla proprietaria che mi intimava il pagamento dello spazio per gli ultimi 3 mesi (in chiusura obbligata), provavo un primo approccio spiegando e sperando nel buon senso, ma niente. La proprietaria voleva il suo affitto e minacciava conseguenze legali, non sapendo che fare mi rivolgevo ad Antonio.

Il maestro contattava l’avvocato dell’associazione (che è di Torino) ed illustrava la situazione. Nel frattempo io mi iscrivevo in tempo per inviare la lettera preparata gratuitamente dall'avvocato, poi per i casi della vita mi avvalevo di nuovo dello stesso avvocato per un incidete stradale….

Quindi il mio consiglio è di iscrivervi, 70€ sono 2/3 massaggi, ma poi potrete dormire sonni tranquilli sicuri di avere l’assistenza data dall'associazione nazionale.

Grazie al maestro Antonio ed alla Scuola Forma Corpo Mente per la sempre costante disponibilità.

Cristiana Samaritani
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I bambini, la pedagogia ed il covid

12/6/2020

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I bambini, la pedagogia ed il covid

"Sono un medico e, confesso, mi è impossibile capire il senso di quel che accade. Ho appena terminato di vedere un video dove si mostrano gli spazi per i bambini del nido e della materna per un prossimo centro estivo, bambini che dopo aver superato con successo la barriera della pistola termometrica alla fronte ed aver disinfettato le manine con sostanze chimiche per nulla salutari (con il rischio che siano ingerite quando si mettono le mani in bocca), saranno accolti ognuno nel proprio esclusivo spazio isolato e recintato, con il personale tavolino di plastica, i propri giochi a loro volta disinfettati e con la maestra che lo guarda a distanza protetta da occhiali e mascherina.

La riprogrammazione neurologica che il Covid 19 sta manifestando parte da qui: dai bimbi più piccoli che invece di socializzare attraverso il contatto con gli altri, la vicinanza, l’attaccamento fisico, gli scambi percettivi sensoriali, il gioco comune, l’imitazione spontanea, saranno costretti a subire le ammonizioni per il distanziamento, la lontananza fisica, l’impossibilità di vedere l’espressione del volto di chi lo educa e lo accompagna pedagogicamente, ormai ridotto a ruolo di secondino.

Non ci metteranno molto i bambini a diventare capaci di distanziarsi, ad avere paura della vicinanza dell’altro, a rifugiarsi nel gioco isolato. Ma anche a rischiare di diventare fobici e ossessivi, compulsivi della ripetuta pulizia e della disinfezione che ha come corollario il non toccare, non sporcarsi, in ultimo non giocare, che per il bambino equivale al non essere.

“L’uomo è uomo solo quando gioca”, ci ricorda Schiller in un saggio sull’educazione dove si sottolinea la profonda natura sociale e creativa dell’uomo che emerge dall’incontro ludico tra anime che si conoscono e riconoscono giocando insieme, creando e ricreando forme, spazi, dimensioni, ove la fantasia trova un filo diretto con il Divino, fuori e dentro di noi. Il bambino che gioca non sta trascorrendo il suo tempo trastullandosi; è impegnato mente, cuore, e volontà in un’attività serissima paragonabile ai più meritori lavori che impegnano noi adulti.

La sua salute fisica, psichica ed emotiva traggono beneficio dal gioco, il quale consente la strutturazione di apprendimenti comportamentali duraturi e utili per l’equilibrio individuale della sua crescita futura. Il bambino che gioca non si stanca, ma rigenera le sue forze attraverso il gioco, ponendosi in una ritmica relazione interiore tra sé e il mondo fuori di sé, ripetendo il gesto instancabile del nostro ritmo respiratorio o del pulsare del nostro cuore.
Impedire tutto questo è ben più grave che confinare i bambini in casa, dove almeno con la fantasia erano liberi nell’immaginazione: vedere l’altro ma non toccare l’altro è una vera tortura dell’anima oltre che del fisico.

Sappiamo che i bambini in questa nuova sindrome virale sono stati i meno colpiti. I dati attualmente in possesso della comunità scientifica dimostrano di questo virus una grande contagiosità ma una bassissima letalità soprattutto per la popolazione infantile.
Perché allora separarli?
I bambini che frequentano uno stesso ambiente di gioco si affraternano, non solo fisicamente (a volte i bimbi che si frequentano abitualmente finiscono per somigliarsi), ma si contagiano psichicamente imitandosi, e si contagiano immunologicamente attraverso lo scambio di virus e batteri che circolano più facilmente all’interno della stessa comunità. Il nostro fisiologico sistema difensivo è la chiave della nostra evoluzione antropologica, culturale e fisica.
Il sistema immunitario immacolato del feto, dal momento in cui esso si impegna nel canale da parto e viene al mondo con il suo primo respiro, si contagia con il mondo fuori di lui, che a piccole dosi e continuamente egli porta dentro di sé per rinforzarsi, conformarsi, crescere e trasformarsi.

La parola contagio, oggi così temuta, non ha solo una valenza negativa: sappiamo tutti il valore del contagio culturale e dello scambio che da questo deriva. Contagio e contatto presuppongono relazione, interesse, trasmissione di valori e di conoscenze.
Ma nessuno si contagia in maniera identica, ognuno lo fa individualmente, che sia sul piano della trasmissione di una malattia o dell’acquisizione di nuove competenze culturali.

Lo facciamo sul piano fisico attraverso il sistema immunologico e tutto il correlato cellulare, organico, sistemico del riconoscimento del sé e del diverso da sé presente in noi, fisiologicamente e geneticamente, e che ci preserva o ci fa superare le malattie.
Lo facciamo sul piano psichico attraverso quella meravigliosa forza di imitazione che esercitiamo per tutta la vita, ma di cui è dotato in modo particolare il bambino piccolo e che gli permette di compiere da solo, senza nessun insegnamento esterno, i fondamentali passi dei primi tre anni che sono il camminare il parlare e il pensare. Ma sappiamo che senza altri esseri umani da imitare i bambini non acquisirebbero queste tappe evolutive e tutti i successivi apprendimenti, e tristi esperimenti medievali ci confermano conseguenze grandemente drammatiche di tale grave deprivazione.

Chi e cosa potranno mai imitare i bambini nel recinto? Così piccoli avranno istruzioni verbali dall’insegnante/guardiana di turno, con un precoce richiamo a forze di coscienza, disconoscendo totalmente le leggi dell’apprendimento intrinseco proprio di questa fase evolutiva basato sull’attività imitativa spontanea non verbale, dalla vicinanza fisica, dal contatto e dallo spontaneo esprimersi di forze di simpatia che li avvicinano a ciò cui si vogliono legare e fare proprio.
La relazione con l’adulto sarà viziata dall’impossibilità di leggere i segni non verbali che accompagnano ogni nostro agire e sentire, ovvero l’espressione mimica, nascosta dall’uniformante mascherina e la lettura dello sguardo dalla visiera o dagli occhiali.
Questa incapacità di interagire empaticamente con la totalità dell’essere che abbiamo di fronte nel volto, nello sguardo, nel sorriso, e che ci rende possibile lo sviluppo psichico sano dai primordi del nostro venire al mondo, sono veri attentati per la salute e la crescita del bambino.

L’analfabetismo espressivo ne sarà la diretta conseguenza; inoltre, se gli unici bisogni per i quali il distanziamento sarà superato saranno le necessità fisiche o fisiologiche dell’essere cambiati, nutriti e disinfettati, il bambino sarà portato ad una regressione a stadi precedenti, neonatali in cui era accudito in funzione del fatto che non poteva muoversi e non sapeva agire.

Veramente dobbiamo assecondare tutto questo?
A quali tipi di malattie psichiche dovremo far fronte nell’immediato futuro per le nuove generazioni?
Ci sentiamo davvero più sicuri noi adulti dopo aver isolato i bambini, o sentiamo di proteggere i nostri figli mandandoli in un nido/asilo del genere?

Di cosa abbiamo veramente paura immaginando possibile e salutare tutto ciò per i nostri bambini?"
(Dott. Valeria Vincenti)

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Come essere un operatore olistico migliore?

8/3/2020

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Come essere un operatore olistico migliore?

E' una domanda che spesso alcuni allievi mi pongono, già il chiederselo è di per se un buon indice del fatto che si migliorerà. In tutti i settori più una persona studia e quindi sa, e più si accorge di non sapere. E nel campo olistico avviene la stessa cosa, ci sono centinaia di tecniche diverse, di filosofie, di pensieri e modi di fare diversi.

Il 1° consiglio che posso dare è di rimanere sempre umili e pronti ad apprendere da chiunque, consapevoli che non si finisce mai di imparare e di crescere. Ci saranno cose che non vi serviranno nell'immediato, che metterete da parte, ma che un bel giorno vi torneranno utili.

Detto questo il mio consiglio è di imparare alcune tecniche che reputo fondamentali per la propria crescita, in ordine:

  1. il reiki e cioè la capacità di infondere energia dalle mani (la sensazione base è un forte calore che si irradia dalle mani), che può essere un talento naturale per alcuni, ma tutti possono impararlo
  2. il massaggio decontatturante-sevedese, rilassante-californiano che permette di imparare moltissime manovre
  3. lo shiatsu e/o thailandese e/o la riflessologia plantare e/o l'osteopatia/chiropratica, cioè una o più tecniche che possono essere svolte ovunque, senza necessità di un lettino, di olio, che il cliente si spogli, e consentono di acquisire una versatilità di utilizzo che il massaggio classico non ha
  4. una ho più tecniche vibrazionali: la campana tibetana, il gong, le campane angeliche, il diapason, l'Hang Drum, la shurtibox e tante altre
  5. il taping kinesio, che consente di risolvere molti problemi muscolari ed articolari
  6. il marketing... non propriamente una tecnica olistica, ma indispensabile per lavorare
  7. lo yoga e/o pilates e/o lo streching non per il cliente ma per se stessi, cioè una pratica che consenta di rimanere abbastanza flessibili ed in forma ma poter lavorare
 
e poi ovviamente la pratica, tanta pratica....
più ne farete più acquisirete un bagaglio di conoscenze che vi consentiranno di far fronte a qualsiasi cliente arrivando anche a poter dire: "le chiedo scusa ma non me la sento di trattarla la mando da un collega" e cioè arrivando a conoscere ed accettare i propri limiti, consci che questi possono essere sempre superati, con lo studio e l'applicazione.
 
Poi ognuno troverà le tecniche più congeniali, ognuno si appassionerà di qualcosa, per poi stancarsi e passare ad altro per poi magari ritornare a quello di prima e così via, nel percorso della nostra vita....

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Il massaggio come terapia post ictus

28/12/2019

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Il massaggio come terapia post ictus

Quando vi è un ictus è fondamentale agire prontamente per ridurre al minimo i danni, ricevendo assistenza medica immediata, per limitare i danni al cervello. L'ictus deriva da un problema circolatorio, come ad esempio un trombo, che occludendo una vena del cervello, porta alla morte (per manca dell'ossigeno portato dal sangue) di una parte dello stesso.

Nella fase acuta, il massaggio, agendo sulla circolazione, è sconsigliato. Nella fase riabilitativa invece, uno studio effettuato in Svizzera ha dimostrato che: aumenta le funzioni sensomotorie, riduce l’ansia, diminuisce lo stress fisico, migliora la salute del paziente in generale.

Gli esiti positivi del massaggio in circostanze quali l’ictus sono per lo più aneddotiche, anche se supportate dalla scienza, ci sono almeno 6 evidenze scientifiche che ne consigliano l'applicazione (solo dopo pare medico favorevole):

  1. Aumento dei livelli di serotonina: uno dei benefici più promettenti del massaggio, in caso di ictus, deriva dall’aumento dei livelli di serotonina. E’ stato infatti dimostrato che alti livelli di serotonina riducono problemi legati ai vasi sanguigni e quindi oltre a diminuire lo stress, possono ridurre il rischio di infarto o un nuovo ictus. Addirittura si presume, poiché lo stress è un elemento predittivo dell’ictus, che il massaggio possa prevenire l’ictus stesso. Un’altra ricerca effettuata dall’università della California di Irvine asserisce che il massaggio, come anche ascoltare musica, possa prevenire l’ictus stimolando le aree del cervello che hanno bisogno di più sangue se vi è un cattivo stato delle arterie.
  2. Ottimizzazione della circolazione: l’ictus può determinare gonfiore e/o infiammazione che posso essere ridotti da una migliore circolazione sanguigna.
  3. Rafforzamento della muscolatura: il massaggio rende i muscoli più elastici e più adattabili alle varie situazioni, migliorandone anche il tono (viene meno a causa dell’uso insufficiente). Anche lo stretching con l’assistenza di un massaggiatore può essere utile.
  4. Diminuzione di dolori e crampi: restare seduti e/o distesi per lunghi periodi di tempo provoca rigidità, gonfiori, accumulo di acido lattico, dolori, crampi. I benefici del massaggio sono più che noti per i suddetti problemi.
  5. Recupero della memoria: diverse ricerche scientifiche in riferimento a massaggio e Alzheimer, hanno dimostrato che il massaggio, migliorando la circolazione sanguigna, rallenta la perdita di memoria. Quest’effetto può essere efficace per recuperarla anche in caso di ictus.
  6. Riduzione di stress e ansia: Il massaggio attenua stress e ansia di clienti sani e ancor di più a persone che soffrono di un dolore o una malattia. Migliorare il benessere mentale generale di una persona può solo aiutare a incoraggiare la guarigione in tutte le capacità.

Questo post su massaggio e ictus è unicamente a titolo informativo generale e non costituisce consulenza medica, diagnosi o trattamento professionale.


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Presentazione GRATUITA APERTA A TUTTI, del libro:“ARCOBALENO NATUROPATICO” di Elisa Fonsatti Naturopata

3/12/2019

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Presentazione GRATUITA APERTA A TUTTI, del libro: “ARCOBALENO NATUROPATICO” di Elisa Fonsatti Naturopata
 
Giovedì 19 Dicembre 2019 ore 20:30 - presso Forma Corpo Mente in Via Val della Torre, 93b a Torino
 
Vivere nel Qui e Ora, dando ascolto alle nostre emozioni… e con il supporto di svariate discipline Naturali: Floriterapia, Fitoterapia, Micoterapia ed Aromaterapia. Per ritrovare l’equilibrio di Mente – Corpo – Anima.
“Questo libro è dedicato a tutte quelle persone che arriveranno a leggere quanto ho scritto, sulla magia dei rimedi naturali, che si sposano, con i naturali ritmi del nostro corpo fisico”. Elisa Fonsatti Naturopata
 
La sala accoglie massimo 30 persone, per info e prenotazioni: 3206334837 (anche whatsupp), info@formacorpomente.it, elisa.fonsatti@libero.it


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Il massaggio nei bambini e negli adolescenti

26/11/2019

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Il massaggio nei bambini e negli adolescenti

Non solo gli adulti, ma anche i bambini/adolescenti, vivono cambiamenti psicologici e fisiologici che il massaggio può aiutare, per sostenere la loro salute e il benessere generale.
 
Al giorno d’oggi (secondo l’OMS) anche i bambini/adolescenti (soprattutto quelli più fragili) vivono una vita stressante, a causa della:

  • Famiglia: separazione, divorzi, malattia, morte, discussione tra genitori, abusi emotivi e fisici sono eventi che gravano sulla loro salute mentale innalzando alti livelli di stress.
  • Scuola: troppi stimoli e troppe cose da fare, pressione della famiglia e della scuola, bullismo, mobbing, sono fonte di stress e colpiscono i più fragili
  • Vita personale: sono numerose le dinamiche emotive che coinvolgono i bambini/adolescenti. Esempio: solitudine, aspetto fisico, comportamenti sessuali precoci, fumo, alcool, droghe ed altre attività che si sentono obbligati a fare per essere accettati dal gruppo.
 
Se un livello medio-basso di stress può spingere un bambino/adolescente ad adoperarsi o sentirsi motivato, livelli di stress elevati e/o mal gestiti possono creare problemi potenzialmente gravi, come ansia, astinenza, aggressività, preoccupazione cronica. Il massaggio aumenta la dopamina (l’ormone del benessere) e diminuisce il cortisolo (l’ormone dello stress), questo aiuta a regolare l’ansia e i livelli di stress che possono diventare squilibrati a causa delle pressioni sociali e familiari.
 
Il massaggio a bambini/adolescenti non solo riduce il livello di stress, le pressioni, fa sentire riequilibrati, rilassati e rinvigoriti; il tutto in un ambiente calmo, tranquillo e sicuro ma migliora anche le funzioni del cervello potenziando l’attenzione, la velocità e la precisione. Inoltre diminuisce i sintomi legati alla mancanza di sonno in quanto aumenta la produzione dei globuli bianchi che rafforzano il sistema immunitario.
 
Sempre più adolescenti seguono attività sportive, il massaggio può aiutarli contro il dolore di pratiche intense o lesioni da movimento ripetitivo e stiramenti muscolari, attenuando il dolore, rilassando i muscoli, alleviando i crampi e l’ansia da prestazione.
 
Ricevere regolari massaggi crea l’occasione di stabilire un legame di fiducia con il massaggiatore ed aprire un canale di comunicazione. Utilissimo in particolare le donne, che soffrono di una cattiva immagine corporea che può portare a depressione e disturbi alimentari. Il massaggio adolescenziale crea consapevolezza del proprio corpo in modo positivo e salutare.
 
Nel fare questo massaggio, bisogna solo stabilire dei confini chiari e seguire delle semplici accortezze che ci tutelano da possibili contestazioni:

  • consenso scritto dei genitori o di un tutore
  • videoregistrare la seduta (per una maggiore tutela) con il cellulare
  • l’adolescente ha il diritto di ricevere o rifiutare qualsiasi parte della sessione di massaggio, anche se esso è stato stabilito da un genitore / tutore

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10 domande che hai sempre voluto fare a una massaggiatrice

19/11/2019

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10 domande che hai sempre voluto fare a una massaggiatrice
Articolo originale su: https://www.vice.com/it/article/9kzvdp/andare-da-una-massaggiatrice-come-funziona
Al Nickerchen, un centro massaggi a Berlino, ogni persona che entra deve togliersi le scarpe. Irina Ivachkovets dice che già dalle calze riesce a farsi un'idea sul tipo di cliente che ha davanti: solitamente, aggiunge, più buchi hanno più alte sono le probabilità che sia simpatico.

Irina Ivachkovets, 37 anni, cura le ansie e i problemi quotidiani delle persone a suon di massaggi da 13. Nel 2014 ha aperto il suo studio personale vicino a Checkpoint Charlie. La moquette è soffice, in sottofondo suona musica eterea e come benvenuto ci sono biscotti e tè caldo.

“Oggigiorno tutti sono stressati,” dice Irina specificando che, nell’arco di 30 minuti, è in grado di capire quanta responsabilità una persona si porta sulle spalle. “Ogni corpo racconta una storia.” Per sentirne qualcuna, siamo andati da lei e le abbiamo fatto un po' di domande.
A quanti clienti viene un’erezione durante il massaggio?
Irina Ivachkovets:
È successo solo una volta. Poco dopo che abbiamo aperto il centro un uomo è entrato e ha chiesto un massaggio completo. Non mi ero accorta di quello che stava succedendo perché era sdraiato a pancia sotto. Quando l’ho fatto girare sulla schiena ho pensato solo, "ops, vabe'.” Ho momentaneamente interrotto il massaggio e gli ho chiesto di prendersi un attimo. Lui ha chiesto scusa e sono uscita dalla stanza per un po’. Poi ho terminato il massaggio. Lui è ancora un mio cliente.
Non ti irrita sentire le persone mugolare e gemere sotto le tue mani?
La maggior parte è abbastanza chiusa in se stessa ma ci sono quelli che, al contrario, sono piuttosto aperti nell’esternare le loro sensazioni. Una volta un tizio ha iniziato a gemere appena gli ho poggiato le mani addosso. Dopo un po’ ha iniziato a respirare freneticamente e ha urlato, "Oh sì, così mi piace, perfetto." Non stava avendo un’erezione, era solo molto preso dal massaggio. Sono contenta quando i clienti si aprono con me, ma in quel contesto non sapevo veramente cosa fare. Normalmente parlo, durante il massaggio, ma dopo cinque minuti in quell'occasione ho detto, “Vedo che le piace molto. Se non parlasse si rilasserebbe ancora di più." Fortunatamente ha funzionato.
Qual è stata la schiena più pelosa che hai mai massaggiato?
Era di un uomo sulla cinquantina: aveva la schiena completamente ricoperta, spalle comprese. Nonostante questo, il massaggio è andato molto bene perché i peli erano molto morbidi. Generalmente non mi danno fastidio: sono peggio gli uomini che si radono la schiena e poi hanno foruncoli ovunque.
Quando sei tu a farti fare un massaggio resti delusa perché lo faresti meglio?
[Ride] Con il mio partner sono abbastanza esigente. Gli do delle indicazioni precise su dove mettere la mani e come tenere d’occhio la mia respirazione. Non gli piace molto farlo, quindi i massaggi durano al massimo cinque minuti.
Come reagisci se a un cliente scappa una puzzetta?
È naturale. Sul lavoro non me ne sono mai capitate di assassine. Ma capita molto più spesso, piuttosto, che i clienti si addormentino. Una volta, l’estate scorsa, stavo massaggiando a piedi nudi e mi sono accorto di qualcosa di bagnato per terra: era la bava del cliente.
Qual è stato il cliente più disgustoso che hai massaggiato?
Per me non esistono zone disgustose o clienti disgustosi: ognuno ha il proprio odore corporeo e d’estate è ovvio che i piedi non prufumino. È successo solo una volta che mi sia trovata in difficoltà. Ero incinta: mentre massaggiavo la testa di un uomo sono quasi svenuta dalla puzza che emanava. Avevo un odore molto forte e la mia percezione era aumentata per via del bambino.
Ho avuto la nausea e solo dopo essermi messa un po’ di gocce di olio alla menta sotto il naso sono riuscita a continuare. Il massaggio è durato solo mezz’ora, ma a me è sembrato un’eternità.
Ti eccita massaggiare persone nude?
La risposta è veramente poco sexy: le persone che ho sul lettino, per me, sono prive di sesso. Ovvio, magari posso pensare che una persona sia proprio bella, ma appena inizio il massaggio questo pensiero svanisce.
Cosa pensi se ti dico molestie sessuali sul luogo di lavoro?
Nel nostro centro non c’è stato nessun caso del genere, ma succede. Proprio poco tempo fa la polizia ha voluto sentire il mio parere sul caso di una donna che ha denunciato il proprio massaggiatore sostenendo che l’avesse toccata in maniera non consona.
Ovviamente succede anche al contrario: ci sono clienti che possono toccarti per sbaglio. Quando succede volontariamente invece è abbastanza facile rendersene conto, e in quel caso sono atteggiamenti che vanno affrontati.
Quanti clienti chiedono l'happy ending?
Diversi. Alcuni chiamano, altri entrano e chiedono. Gran parte delle volte sono uomini che chiedono cose come, “E che tipo di massaggi fate voi?” Quando succede mi suona un campanello d’allarme. Poi, mentre continuano, capisci dove vogliono arrivare. Molti travisano il concetto di “massaggio completo”.
Molti massaggi promettono di “liberare le energie” e simili. Quante cavolate raccontate ai clienti?
Credo che tutto il corpo sia connesso da canali energetici. Succede che hai un problema al piede ma lo percepisci da un’altra parte del corpo. Ma soprattutto il corpo conserva le esperienze traumatiche, ed è per questo che spesso i clienti iniziano a piangere durante il massaggio. Una volta una donna ha pianto per tutta la sessione. Le ho chiesto se voleva stare da sola, ma mi ha detto di continuare. Non ho chiesto altro: per me era importante che si liberasse. Molti chiedono scusa per aver pianto, ma a lei non importava. Ci siamo sentite vicine anche se eravamo estranee. È stato bello.

Articolo originale su: https://www.vice.com/it/article/9kzvdp/andare-da-una-massaggiatrice-come-funziona


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Miscele di oli essenziali per il massaggio sportivo o profondo

17/11/2019

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Miscele di oli essenziali per il massaggio sportivo o profondo
 
Gli oli essenziali possono essere usati in tantissimi ambiti diversi, in base all’effetto che si vuole ottenere. I migliori sono quelli commestibili, come i nostri in vendita nella sezione shop a solo 9€.
 
Nel massaggio generano calore, rilassamento e sollievo dal dolore dei muscoli tesi e sovraccaricati e possono essere usati nel massaggio sportivo o profondo per aumentarne i benefici. Penetrano nel flusso sanguigno e nei tessuti più profondi, con risultati quasi immediati.
 
I dolori muscolari possono essere dovuti a:


  • micro-lesioni a livello muscolare durante l’attività sportiva
  • risposta infiammatoria a tali microtraumi
  • eccessive contrazioni e spasmi muscolari
  • accumulo di metaboliti nei muscoli
  • problemi posturali e squilibri muscolari
 
Sia che tu debba eseguire una massaggio sportivo che uno profondo, puoi amplificare i benefici includendo l’aromaterapia.
 
Di seguito trovi miscele di oli essenziali adatti a riscaldare, rilassare e sollevare da dolori muscolari tesi e sovraccaricati, rilassare i muscoli ed alleviare gli spasmi.
 
Rilassanti dei muscoli con le loro naturali proprietà antispasmodiche:
 
Maggiorana dolce che contiene terpinen-4-olo e a-terpinene che sopprime la produzione di mediatori infiammatori
+
camomilla tedesca che contiene ossidi di bisabololo, che hanno dimostrato azioni antinfiammatorie e antispasmodiche nei test clinici.
 
Alleviare il dolore e riscaldare i muscoli:
 
Ginepro che contiene il B-mircene (inibitore delle citochine pro-infiammatori) e il D-limonene (stimolante del sistema immunitario, incentiva i globuli bianchi), rendendolo un ottimo antidolorifico e un analgesico.
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Zenzero che ha un effetto riscaldante, penetrando in profondità ed arrivando così alle zone dolenti per agire su contratture e blocchi muscolari. Il suo effetto rubefacente (provoca l’arrossamento della cute) e cioè apportano ossigeno fresco ai muscoli sovraccaricati e funzionano anche come analgesici naturali, bloccando i recettori del dolore, riscaldando e disinfiammando in profondità la zona trattata.
 
Ridurre l’infiammazione e il dolore muscolare:
 
Zenzero
+
Menta piperita che è un antidolorifico naturale altamente efficiente sul tessuto muscolare. Contiene un alta percentuale di mentolo che inibisce le citochine pro-infiammatorie. Le sue proprietà, dovute all’effetto stimolante e raffreddante, lo rendono un analgesico, antispasmodico e antinfiammatorio.
+
Rosmarino che contiene l’a-pinene (analgesico topico che desensibilizza i canali TRPV1, un importante tipo di recettore del dolor) e l’acetato di bornile (con proprietà analgesiche e antinfiammatorie in quanto inibisce la produzione di ossido nitrico).
 
Riduzione dei lividi:
 
Elicriso che contiene chetoni e italidione, sostanze utili per limitare la comparsa di ematomi. Ha un effetto fibrinolitico, cioè, cattura e inattiva la fibrina, un elemento importantissimo nella coagulazione del sangue e pertanto responsabile della formazione di ematomi.
+
Mirra che è ricca di furanoeudesma-1,3-diene che influise sui recettori degli oppioidi nelle membrane cerebrali (influenzano la percezione del dolore).
 
Ambedue, noti per sostenere l’integrità delle vene, hanno effetti stupefacenti su zone contuse.
 
Come si diluiscono gli oli essenziali
Per il massaggio, diluire gli oli essenziali (massimo 4 oli essenziali diversi) in un otttimo olio vettore (come il nostro olio di mandorle biologico 100% ad uso alimentare, 1lt solo 20€) seguendo, indicativamente, le seguenti dosi:
 
Per 30 ml di vettore servirsi di 5 – 6 gocce di olio essenziale.
Per 50 ml di vettore servirsi di 10 – 15 gocce di olio essenziale.
Per 100 ml di vettore servirsi di 25 – 35 gocce di olio essenziale.
Per 200 ml di vettore servirsi di 45 – 70 gocce di olio essenziale.
Per 300 ml di vettore servirsi di 80 – 110 gocce di olio essenziale.

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Il dolore muscolare

8/11/2019

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Il dolore muscolare

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Tempo fa si pensava che il dolore cominciasse dai recettori del dolore (nocicettori) che affollano il nostro corpo e da lì un segnale arrivasse al cervello per avvertirci che c’era un danno o che bisognava ritirarsi, ad esempio da un oggetto rovente. Questa visione non è più accettata e negli ultimi 60 anni, la scienza ha messo nuova luce sulle cause del dolore.
 
Di seguito 4 annotazioni che i massaggiatori devono comprendere e realizzare nell’ambito del massaggio in presenza di un dolore.
 
1) Il dolore è influenzato dall’ambiente sociale: in alcune culture si tende a sopportarlo maggiormente e quindi si sminuisce il suo effetto.
 
2) Non esiste un centro del dolore nel cervello: nella cute e in numero minore nei vasi, nelle mucose, nelle ossa e nei tendini troviamo diversi nocicettori (i principali):

  • chemiorecettori: si attivano quando i tessuti infiammati o infettati rilasciano la bradichinina o istamina, sostanze che si introducono nel flusso sanguigno in caso di lesione, infezione di una ferita o colpo
  • termocettori: si attivano al contatto con un oggetto ad alta temperatura (in questa circostanza si avverte la sensazione di dolore ancor prima di capirne la provenienza)
  • meccanocettori: si attivano quando si sperimenta una compressione forte che provoca una lesione o una modificazione di un tessuto dell’organismo
  • nocicettori: sono invece nel cervello e sono neuroni specializzati nel ritardare un impulso che arriva al cervello (ad esempio, se attraversando una strada ti slogassi una caviglia subito sentiresti dolore, ma se in quel frangente un camion ti sta venendo addosso, è probabile che percepirai il dolore solo dopo che ti sei messo in sicurezza giacché per il tuo cervello era la principale urgenza in quel momento)
 
3) Il dolore è anche una risposta protettiva al pericolo percepito: il cervello può percepirlo anche quando non vi è una causa che realmente lo provochi. Il cervello interpreta l’input del dolore tra:

  • esperienze precedenti simili
  • stati emotivi
  • bagaglio culturale
  • informazioni inerenti al contesto
 
4) Quando il sistema nervoso si sente al sicuro, il dolore diminuisce: noi massaggiatori possiamo adottare diversi rimedi affinché il sistema nervoso del cliente si senta al sicuro:

  • presentare un ambiente confortevole, climatizzato, gradevole e pulito
  • fare attenzione alla pressione che si attua durante il massaggio
  • durante o dopo il massaggio, comunicare con il cliente utilizzando frasi positive (es: “Come sente questa zona ora? oppure “Qui era/è molto contratto”)
  • rilassare e tranquillizzare il cliente (la scienza del dolore ha riscontrato che se una persona ha un determinato dolore ed ad esso si aggiunge uno stress come la perdita di un animale domestico, il suo dolore peggiora. Pertanto, lo stress può aumentare la percezione del dolore da parte del cervello. Il massaggio riduce lo stress aiutando il cliente a sentire meno dolore)
  • le sensazioni piacevoli che derivano dal massaggio, spingono il cervello ad inviare segnali che limitano gli impulsi della nocicezione diminuendo le sensazioni di dolore della persona. Questo processo è chiamato inibizione decrescente/discendente

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Il Test dei colori di Lüscher nelle pratiche olistiche

3/11/2019

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Il Test dei colori di Lüscher nelle pratiche olistiche

Il test dei colori fu inventato da Max Lüscher nel 1947 e presentato per la prima volta al Congresso internazionale di psicologia di Losanna, diventando un ottimo test sia per la valutazione degli adulti ma soprattutto per l’analisi dei bambini che non hanno molta famigliarità con il linguaggio scritto o col disegno stesso in quando l’analisi può essere eseguita anche sugli scarabocchi in cui vengono utilizzati determinati colori o non colori.

I colori sono uno strumento comunicativo della nostra mente in quanto sono costituiti da lunghezze d’onda che vengono percepite fisiologicamente in maniera spontanea e registrate nel sistema limbico, quella parte del nostro cervello che controlla il comportamento emozionale dell’individuo.

Da qui è comprensibile il fatto che la scelta di un colore o il rifiuto di esso in un particolare momento delle giornata o della vita riveste un significato psicologico indicatore e rilevatore, perciò atto come strumento per la conoscenza personale.

Il test si avvale di sei semplici colori, definiti e con un significato particolare sia che venga scelto, quindi positivo, sia che venga escluso, avendo quindi una valenza negativa.

Il test può e viene usato in ambito olistico per indirizzare la tipologia di trattamento da svolgere sul cliente.


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L'uso del talco al posto dell'olio nei massaggi

25/10/2019

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L'uso del talco al posto dell'olio nei massaggi

Alcuni clienti trovano spiacevole la sensazione di unto che gli rimane sulla pelle al termine dei massaggi, chiedono quindi l'uso del talco, che ha ottime proprietà di scorrimento. Non tutti sanno che da svariati anni è inserito nella lista delle sostanze a possibile rischio cancro, sopratutto per gli operatori che lo respirano durante l'uso.

L'esposizione ad amianto crisotilo (presente nel talco) - chiamato anche amianto bianco, il più usato dalle industrie per la sua versatilità e resistenza - è stata associata da molti studi ad un forte aumento dei rischi di tumori della pleura, incluso il mesotelioma, della ovaie, dei polmoni.

Questo fastidio dei clienti è determinato però dalla scarsa qualità dell'olio utilizzato, usando un olio di qualità come l'olio 100% biologico ad uso alimentare (1lt a 20€  nella sezione shop), questo viene completamente assorbito e non lascia quella spiacevole sensazione.

Oggi: NEL MEZZO di migliaia di cause legali ancora in sospeso, e dopo anni di secchi dinieghi sulla presenza di sostanze cancerogene nei suoi popolarissimi prodotti al talco, la Johnson & Johnson ha oggi avviato il primo ritiro di un lotto di talco per neonati e bambini.

Pur sostenendo che il provvedimento è per motivi puramente 'cautelari', l'azienda è stata costretta alla decisione: ad accertare la presenza di tracce di 'amianto crisotilo' in un lotto del prodotto è stata infatti la Food and drug administration (Fda), la massima autorità governativa Usa deputata al controllo della sicurezza dei prodotti per la salute. Un nuovo caso con gravi ricadute per l'immagine del colosso e conseguenze potenzialmente molto pesanti dal punto di vista legale ed economico.

Sommersa da migliaia di cause di consumatori che accusano i talchi della J&J di aver causato tumori e altri danni alla salute, l'azienda è già stata costretta a pagare risarcimenti sino a 300 milioni di dollari in danni. 

https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2019/10/25/news/johnson_ritira_lotto_talco_per_neonati_tracce_amianto-239446344/?rss
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Dolori alla schiena, ecco come evitarli

23/10/2019

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Dolori alla schiena, ecco come evitarli

Circa l’80% degli adulti soffre di dolore lombare.
In realtà la colonna vertebrale è una struttura insieme robusta e flessibile, fatta sia per tollerare carichi anche pesanti che per garantire una grande mobilità: l’insieme delle ossa, dei muscoli e dei legamenti che compongono il rachide rappresentano uno dei sistemi più efficienti presenti nel nostro organismo. Ne ha parlato il dottor Lorenzo Virelli, Dipartimento Riabilitazione e Recupero Funzionale di Humanitas.
 
Perché abbiamo mal di schiena?
Il mal di schiena è spesso una problematica di tipo funzionale, legata al cattivo utilizzo della schiena e non ad una difetto intrinseco della colonna vertebrale.
 
Evitare i pesi non serve a preservare la schiena. La più recente ricerca, invece, ha scoperto che la colonna vertebrale umana può resistere anche al sollevamento di pesi importanti mentre sono le sollecitazioni ripetute, associati magari ai movimenti rotatori, ed ancora di più le attività sedentarie, che prevedono il mantenimento della posizione seduta per molto tempo, a compromettere la salute della schiena.
 
Nel tentativo di ridurre gli infortuni alla schiena, sui luoghi di lavoro vengono utilizzate attrezzature specifiche per movimentare i carichi pesanti (sollevatori e carrelli), per ridurre le sollecitazioni ripetute (sedute ammortizzate) e per consentire una postura corretta (postazioni di lavoro attrezzate). Tuttavia tali precauzioni non sono sufficienti a ridurre al minimo il rischio di infortuni.
 
Il tessuto osseo, così come il tessuto muscolare e tendineo che compongono il rachide possono essere allenati. Una persona con uno stile di vita sedentario, magari in sovrappeso, che a lavoro si occupa di movimentazione dei carichi o che passa molto tempo al videoterminale avrà maggiori probabilità di sviluppare mal di schiena, rispetto ad un altro lavoratore che conduce uno stile di vita attivo e che pratica esercizio fisico regolarmente.
 
In conclusione
I professionisti della salute suggeriscono oggi una regolare attività fisica come parte della routine quotidiana ed il massaggio (almeno una volta a settimana) per rendere la muscolatura morbida e flessibile.

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Il mondo olistico

14/10/2019

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LE CATEGORIE DEI MASSAGGIATORI
Il Prof. Ermes Rosan ha voluto pubblicare questo documento da lui redatto per dare un mezzo a tutti gli utenti che per esigenze personali necessitano di massaggi così da rendere loro chiara la differenza tra Operatori Sanitari e Operatori Olistici che esercitano la professione di massaggiatore.
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DIFFERENZA TRA MASSOTERAPIA E MASSAGGIO OLISTICO E DEL BENESSERE
La massoterapia è una tecnica sanitaria riabilitativa e preventiva che si fonda essenzialmente sull’applicazione di massaggi su qualsiasi corpo umano patologicamente sofferente. La Massoterapia o massaggio sanitario può essere eseguita da personale con abilitazione sanitaria specifica. Le categorie abilitate all’attività massoterapica sono:IL FISIOTERAPISTA (operatore Sanitario 3 anni di corso universitario), IL MCB massaggiatore e capo bagnino degli stabilimenti idroterapici O MASSOTERAPISTA SANITARIO (arte ausiliaria delle professioni sanitarie 2 anni di corso professionale post diploma scuola superiore) IL MASSOFISIOTERAPISTA (operatore di interesse sanitario 2/3 anni di corso professionale post scuola dell’obbligo). Le sedute Massoterapiche si effettuano preventivamente oppure su patologia specifica diagnosticata dal medico di base o dallo specialista che prescriveranno il ciclo e la elettività delle cure.
 
Il Massaggio Olistico o del benessere
Con il termine “massaggio olistico” serve a descrivere il massaggio in forma globale. Olistico, infatti, proviene dal greco όλος, olos, che sta per “totalità”. Tipicamente tutte le tecniche orientali.
Le categorie abilitate ad effettuare il massaggio olistico e del benessere oltre a quelle sopra citate nella massoterapia, sono gli operatori che fanno parte di associazioni o enti di accreditamento fondati con la legge 4/2013 che hanno lo scopo di controllare i percorsi formativi del massaggiatore e riconoscerne i vari livelli di professionalità oltre che ad organizzare corsi di formazione e di aggiornamento per gli stessi. Le associazioni dovranno inoltre comporre dei registri di riferimento per l’utente onde evitare di cadere in mani sbagliate o inesperte.
​
CATEGORIE DEI MASSAGGIATORI
 
FISIOTERAPISTA: è colui che ha conseguito una laurea triennale in Fisioterapia con titolo abilitante alla professione. In base al regolamento concernente la figura esperta nel settore riabilitativo, leggiamo che: 
“il fisioterapista è l’operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via  autonoma,  o  in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita.” Il fisioterapista si occupa della riabilitazione motoria funzionale, della rieducazione posturale ed è una figura che può arricchirsi di moltissime sfumature, a seconda dei successivi corsi di specializzazione conseguiti.
 
MCB-MASSOTERAPISTA IDROTERAPISTA: il Massaggiatore e Capo Bagnino degli stabilimenti idroterapici (MCB) è una figura ausiliaria sanitaria  Il mansionario del MCB prevede:
  • prestazioni massoterapiche e idroterapiche, esclusivamente su diagnosi e prescrizione medica;
  • uso di ELETTROMEDICALI, solo su diagnosi e prescrizione medica;
  • massaggio a fini preventivi, di benessere o sportivi.
 
MASSOFISIOTERAPISTA: se diplomatosi entro il 17 marzo 1999 è come il fisioterapista. Il massaggiatore-massofisioterapista formatosi dopo l’anno 1999, da corsi di formazione erogati da istituti privati autorizzati dalla Regione, è un «operatore di interesse sanitario» non riconducibile alle professioni sanitarie già esistenti, figurante nell’elenco degli operatori del comportato sanitario stilato dal ministero della salute. L’attestato di qualifica conseguito da tale operatore non è riconducibile per legge ai titoli di studio e di abilitazione del personale delle professioni sanitarie (tra i quali il fisioterapista) né consente l’accesso a percorsi accademici di riconversione.
 
ESTETISTA: è una figura professionale che svolge tutte le operazioni di cura e miglioramento del corpo attraverso tecniche manuali, cosmetiche ed elettromeccaniche che attenuino i difetti e gli inestetismi estetici (massaggi corporei, trucco e pulizia del viso, manicure, pedicure, depilazione, elettrostimolazione e altre apparecchiature strumentali,sauna, solarium e vari metodi dimagranti).
MASSAGGIATORE OLISTICO E DEL BENESSERE: combina diverse tecniche di massaggio tradizionale occidentale al massaggio orientale e alla medicina cinese che talvolta si integrano con altre terapie naturali come l’aromaterapia, la cromoterapia o la cristalloterapia.
Le tecniche del massaggio olistico e del Benessere oltre che ad essere finalizzate al  benessere generale della persona, danno una particolare attenzione alla prevenzione di eventuali patologie.
 
OSTEOPATA: in Italia l’Osteopatia non è riconosciuta come pratica sanitaria ma come attività olistica.
L’Osteopatia si basa sul considerare l’essere umano come l’unità di corpo, mente e spirito.
Ogni singola parte del corpo è in grado di interagire con l’insieme attraverso il movimento. Attraverso la sua valutazione (analisi della postura e palpazione) è possibile individuare gli eventuali disturbi su cui intervenire attraverso tecniche manuali in grado di correggere i disequilibri e ripristinare le condizioni fisiologiche del movimento e quindi della salute. I disturbi su cui l’osteopatia può agire interessano l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, cranio-sacrale e viscerale. Oltre ad essere un valido contributo e supporto nella cura di molte patologie, l’osteopatia si dimostra efficace anche nelle prevenzione e nel mantenimento dello stato di salute.
 
CHIROPRATICO: in Italia l’Osteopatia non è riconosciuta come pratica sanitaria ma come attività olistica. E’ uno dei metodi di cura naturale più diffuso al mondo, terza professione sanitaria negli Stati Uniti per numero di praticanti. La chiropratica si basa su un assunto molto semplice: problemi strutturali del corpo, particolarmente problemi che implicano la colonna spinale, possono generare disfunzioni alla funzionalità del corpo, specialmente al sistema nervoso. Il midollo spinale, che rappresenta la maggiore via di comunicazione del nostro sistema nervoso, è situato nel canale midollare all’interno delle vertebre. Il midollo trasmette gli ordini impartiti dal cervello al resto del corpo e tutti i movimenti, funzioni e sensazioni sono controllati dal sistema nervoso. Un problema a livello della colonna può interferire con i nervi che fuoriescono dalla colonna; tale disallineamento o blocco è chiamato sublussazione. Le sublussazioni possono creare vari sintomi quali mal di schiena, male al collo, cefalea, dolori alle spalle, parestesia agli arti, sciatalgie e una miriade d’altri problemi. Queste sintomatologie possono essere originate da questo “schiacciamento” o interferenza con i nervi al momento di uscire dalla colonna e andare verso il resto del corpo.
 
KINESIOLOGO: Il nome Kinesiologia deriva dal greco e significa kinesis = movimento più logos = scienza; da qui il significato di “studio del movimento”. Si tratta di una disciplina che consente, mediante “semplici” test muscolari, di ottenere informazioni sullo stato di equilibrio dell’individuo a livello fisico/strutturale, mentale/emotivo e biochimico/nutrizionale. Il Professionista, esercitando manualmente una specifica pressione sugli arti del cliente valuta la prontezza e la qualità di risposta dei muscoli rispetto agli stimoli esercitati.
La risposta dei muscoli varia quando il corpo non è ben organizzato per affrontare in maniera adeguata i vari tipi di stress a cui viene sottoposto il sistema corpo/mente.

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Fonte: https://www.amiaccademia.it/facciamo-chiarimento-su-tutte-le-categorie-dei-massaggiatori/
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    Serino Antonio, fondatore e maestro della Scuola Olistica.

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